Virtus basket ASD | Isola della ScalaVirtus basket A.s.d. Serie D: Neatek batte la capolista Rovigo 63-61 - Virtus Basket Isola della Scala

Serie D: Neatek batte la capolista Rovigo 63-61

Neatek Isola della Scala – Nuovo Basket Rovigo 63-61

Parziali: 15-18, 30-39 (12-21), 51-52 (21-13), 63-61 (12-9)

Neatek Isola della Scala: Bianchi 14, Maniscalco 12, Perlini 10, Zenegaglia 8, Geroin 7, Salvoro 6, Tagliani 4, Sandrini 2, Ruffo, Bissoli,
T2 16/26 (61%), T3 7/23 (30%), TL 10/18 (55%)

Nuovo Basket Rovigo: Caselli 18. Guarin 10, Bertocco 8, Pusinati 6, De Martini 5, Sandal 4, Tiberio 4, Beccari 3, Capetta 3, Favale,
T2 12/21 (57%), T3 7/25 (28%), TL 16/24 (66%)

Nuovo Basket Rovigo si presenta al Palazzetto di Via Tiro Segno al gran completo e con nutrita tifoseria al seguito per una partita dove la loro vittoria avrebbe messo una seria ipoteca sulla promozione diretta.

Anche sulle gradinate di Isola della Scala il numero dei tifosi è finalmente adeguato all’importanza del match.

Il primo quarto, caratterizzato da un ritmo infernale, vede le due squadre in sostanziale equilibrio con Rovigo che riesce a bucare la difesa virtussina e gli isolani che rispondono alla durezza della difesa con il tiro da fuori e con veloci azioni uno contro uno. Anche il secondo quarto ricalca lo stesso copione, ma Isola spreca qualcosa in attacco e Rovigo si porta avanti +9.

Al rientro dal riposo Isola ha però un’altra faccia, ritrova il tiro da fuori e stringe le maglie difensive rendendo vana la pressione rodigina. Si prosegue punto a punto, ma è Isola che recupera palloni in difesa e segna in contropiede arrivando a -1 sulla sirena del quarto.

Ultimo quarto capolavoro degli isolani che riescono comunque a ragionare in un palazzetto diventato caldissimo e pur non sfruttando al massimo i tiri liberi portano a casa un’ottima vittoria.

Tra i rodigini da segnalare la prova da giocatore di altra categoria di Caselli (anche tra i più sportivi del team), mentre per Isola andrebbero nominati tutti gli atleti che hanno dimostrato per tutta partita grande volontà nel cercare (e trovare) il gioco di squadra.

Ma ci piace sottolineare la prova di coach Marco Gandini lucidissimo nell’interpretare i vari momenti del match e per il sangue freddo dimostrato nel concitato finale.

Anche gli arbitri sono stati all’altezza della situazione e per nulla intimoriti dall’atmosfera tesa della partita.

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